Io speriamo che me lo merito

 

Il progetto del passaporto nasce dall’idea, maturata in diversi anni, di poter dare ad ogni bambino, che entra nel reparto di Oncoematologia Pediatrica a seguito di una nuova diagnosi, qualcosa di concreto e tangibile che lo possa preparare a quello che sarà il percorso all’interno dell’ospedale.

La malattia e l’ospedalizzazione dei bambini rappresentano una rottura da quella che è la loro vita giornaliera.

Essi si ritrovano in luoghi ristretti, non familiari, dove le abitudini ospedaliere e l’ambiente stesso riducono il tipo di attività che sono abituati a praticare e possono interferire o addirittura interrompere il loro naturale sviluppo.

Questo progetto permette ai bambini e ai loro genitori di potersi adattare al nuovo ambiente e venire a conoscenza fin da subito di quello che incontreranno in reparto e delle risorse a cui poter attingere per affrontare al meglio questo viaggio.

Perché il viaggio?

Il viaggio è un elemento molto importante nella fantasia dei bambini: suscita fascino, mistero, speranza, divertimento, ma può anche incutere timore e ansia, è per questo che richiede un certo bagaglio di risorse per poterlo vivere serenamente ed essere adeguatamente preparati.

Perché il passaporto?

Per ogni viaggio importante occorre un passaporto. Si dota, quindi, ogni bambino di uno strumento da poter utilizzare fin dai primi giorni di ricovero, utile per venire a conoscenza di tutto ciò che succederà in questo percorso, delle persone che incontrerà e dei ruoli di ognuno di esso.

Ad ogni bambino verrà richiesto di inserire nel passaporto la fotografia, i dati anagrafici, l’impronta digitale, la firma.

Solo così sarà davvero pronto per partire Il passaporto dovrà essere utilizzato come un diario; il bambino potrà appuntarsi i propri pensieri, emozioni, suggerimenti, ma sarà necessario anche agli infermieri e agli psicologi di Giocamico, per fare un timbro ogni volta che il bambino supererà una prova.

Perché i timbri?

Come in un vero passaporto, al raggiungimento di ogni traguardo, il bambino riceverà un timbro, ispirati al principio della token economy (tradotta in italiano come economia simbolica, economia a gettoni o anche sistema di rinforzo a gettoni), si utilizza questa tecnica psicologica di riabilitazione, sviluppata sulla base della psicologia comportamentale.

La token economy consiste in una forma di "contratto educativo", tramite il quale l'educatore/riabilitatore stipula un accordo con il soggetto: ad ogni comportamento corretto, quest'ultimo riceverà un gettone (o altri oggetti simbolici), che agirà con funzione di rinforzo positivo.